giovedì 28 febbraio 2013

Vita di Pi

Salve signori miei avete visto come sono stata brava? Due, e dico due, post in un mese!!! Sono una grande. Ok, ok, scusate ora torno seria (lo ero quando ho detto che sono una grande); il film di oggi è il più bello e profondo e significativo che io abbia mai visto. E' unico. Un film così ha davvero tutto: è comico, sentimentale, realistico, incredibile e tragico, soprattutto tragico. Ma non è di quelli che ti lasciano l'amaro in bocca, è uno di quelli che ti cambia, ti fa crescere. Le ambientazioni, che inizialmente ci mostrano la parte più selvaggia, più brutale, si rivelano essere meravigliosi. Il Paradiso nascosto negli occhi dell'Inferno. Ora non farò, come mio solito, la presentazione di tre personaggi, ma di due, il perchè lo si può capire solo guardando il film.


Piscine Molitor Patel (Suraj Sharma/Irrfan Khan), in arte Pi, è un ragazzo forte, intelligente, determinato, curioso e, bèh, incredibile. Non so cosa potrei dire su di lui, non mi era mai capitato di vedere una persona così. Il suo amore per la vita è qualcosa di sorprendente; e la sua devozione agli Dei, il modo che ha di vedere ogni cosa, anche le più terribili, come un loro segnale, il suo costante ringraziarli, è incredobile, appunto. Un ragazzo che grazie all'induismo ha riscoperto Cristo e grazie al cristianesimo ha scoperto Allah. Non credo ci sia molto altro da dire. Pi è...Pi.


Richard Parker, la tigre. Richard Parker è stata la compagna di "avventura" di Pi, credo che in un certo senso Pi vi abbia rivisto la sua famiglia. La tigre più testarda del mondo, la più tenace. Se per un uomo è difficile sopravvivere da solo in mare, figurarsi per una tigre abituata a mangiare 5 kg di carne al giorno. Devo ammettere che, nonostante tutto, lei ce l'ha fatta, è riuscita a commuovermi e, alla fine, a lasciarmi l'amaro in bocca.

Il fiore di loto si nasconde nella foresta

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